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Enuresi notturna: cosa fare?

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Il fenomeno della pipì a letto, se ignorato, può diventare un fastidioso problema per le mamme e per i loro figli. Andiamo allora a conoscerlo meglio e a capire come combatterlo.

L’enuresi notturna – comunemente definita pipì a letto – è l’involontaria perdita di urina che si verifica in una fase della vita in cui il bambino avrebbe già dovuto raggiungere il controllo della vescica. Lo spartiacque si colloca intorno ai 5-6 anni, in coincidenza con il periodo in cui si cominciano ad acquistare piccoli spazi di indipendenza, attraverso “occasioni sociali” quali inviti a dormire da amici o gite scolastiche. Proprio in questi frangenti l’enuresi notturna rischia di dar vita a problemi psicologici, generando in chi ne è colpito un senso di imbarazzo e vergogna e una successiva tendenza a isolarsi.

enuresi-notturna

Ma attenzione: affinché la si consideri un problema, la perdita di urina deve manifestarsi con una certa frequenza, ovvero almeno due volte nel giro di due settimane. Se ciò accade, le ragioni possono essere varie. In particolare, sono state individuate due tipologie di enuresi: quella primaria, che riguarda quei bambini che non sono mai stati asciutti; e quella secondaria, in cui invece a bagnare il letto sono bambini che sono già stati asciutti. In quest’ultimo caso, l’enuresi notturna può essere legata a fattori emotivi, ad esempio l’inizio della scuola o un problema familiare.

Per contrastare la pipì a letto bisogna adottare l’atteggiamento giusto, senza minimizzare ma nemmeno trasmettere frustrazione al bambino. Lo si può fare attraverso un’adeguata terapia motivazionale, che consista ad esempio nel tenere un diario delle notti asciutte per incoraggiare i progressi; oppure nel far sì che la nanna sia associata a ricordi positivi (coccole, bagnetto divertente, racconto di storie). Inoltre, a livello pratico, è utile evitare di far assumere liquidi al bambino nelle due ore prima di andare a dormire e – dietro consulto medico – ricorrere a esercizi per rafforzare la vescica o a terapie alternative quali agopuntura, omeopatia e chiropratica. Infine è bene avere sempre a portata di mano lenzuola e pigiami di ricambio, salviette e mutandine assorbenti.

Ulteriori informazioni sull’enuresi notturna e sui rimedi sono disponibili al seguente link: http://www.nottiasciutte.it/. Buona fortuna!

 

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